Storia dell’olio d’oliva. Brevi cenni.

storia-olio

Storia dell’olio d’oliva. Brevi cenni.

La storia dell’olio d’oliva ha origini antichissime. I primi alberi d’olivo, vennero infatti coltivati nel V secolo a.C. in Israele. Nel VII secolo a.C. con la colonizzazione greca dell’Italia meridionale, l’olio d’oliva, cominciò ad esser coltivato anche in Italia, divenedo l’ “oro verde” dell’economia della penisola.

Nella storia la presenza dell’olivo è certificata da pagine indelebili. Il più antico olivo del modo sarebbe in Grecia, l’olivo di Platone.Questo albero dovrebbe avere circa duemilacinquecento anni. L’oliveto più antico del mondo invece è quello del Getsemani, nella valle del Cedron, ricordato dai vangeli per la passione di Cristo.

Le invasioni barbariche, le guerre e  per l’abbandono delle zone rurali l’olio d’oliva ha conosciuto un periodo di decadenza con un utilizzo quasi familiare e spesso gli agricoltori preferivano il grasso animale all’olio. In tempi recenti, con i nuovi contadini, la coltivazione dell’olivo e le proprietà organolettiche, nutrizionali e salutiste dell’olio dalle drupe sono state valorizzate. E si è allargata la coltivazione dapprima come complemento degli altri prodotti della terra, l’olivo era considerato una entrata marginale, e poi con coltivazioni intensive ed esclusive.

L’olio d’oliva comunque è stato il principe dei condimenti sin dai tempi degli antichi romani, basti pensare che l’olivo era una pianta sacra alla dea Atena.

Gli antichi romani erano dei grandi amanti della vita e amavano banchettare. In questo le olive avevano un ruolo fondamentale: venivano servite sia come antipasto che come accompagnamento quando ci si intratteneva a bere dopo cena. I romani non usavano altro per cucinare, utilizzando oli più pregiati per i condimenti a crudo.

La storia ci racconta che già a quei tempi vi erano imitazioni e contraffazioni. Nulla è cambiato in generale. Ma noi della FDBP curiamo al massimo la nostra qualità, diventando quasi maniacali, per la qualità e per l’eccellenza della coltivazione biologica.

Gli oli si differenziavano anche per la conservazione: per quelli meno raffinati l’unico metodo di conservazione nella storia era stato salarli oggi invece noi consigliamo di mangiarlo in 12 mesi e  noi  curiamo lo stoccaggio pulendolo più volte da tutti i residui per non dare gusti aggiuntivi e conservandolo in luoghi freschi e al buio. 

L’albero più vecchio d’olio in Italia è in Sardegna (nella foto). L’oleastro di San Baltou di Luras in provincia di Sassari ha circa duemila anni, 15 metri di altezza e una larghezza di 12 metri. Uo spettacolo per gli occhi e per il cuore.

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*